falegnameUn tranquillo giorno di Nazaret, Dio pone gli occhi su una ragazza per poter avere accesso nella città degli uomini e lei per tutta risposta acconsente definendosi serva del Signore.
Ora, se fosse stata single come si dice oggi, potrebbe pure passare, ma lei è promessa sposa di un altro. Come si fa a spiegarlo a Giuseppe? Cosa potrà pensare un uomo se non al tradimento, alla vergogna, al sospetto, alla confusione, allo scandalo, alla fatica? Giusto sì, ma non fesso. Povero Giuseppe: perché tocca proprio a lui doversi misurare con lo scandalo della sua ragazza incinta per opera di un altro che, guarda caso, dicesi essere Dio stesso? Non correva mica l’anno 2019 quando certe cose sono state sdoganate da un pezzo. A Nazaret no: in quel luogo e a quel tempo c’era poco da rallegrarsi e, perciò, non si poteva fare altro che condannare.
Che delusione! La ragazza su cui hai puntato tutto, quella che sembrava essere completamente diversa da tutte, proprio lei ti mette di fronte a qualcosa da far accapponare la pelle e rivoltare lo stomaco mandando all’aria certezze, sogni e progetti. Chissà quante volte in quei giorni Giuseppe si sarà ritrovato con la testa fra le mani a pensare cosa stesse accadendo! Che fare?
Pur amareggiato come è normale che accada ad un uomo che si ritrovi in un simile frangente, Giuseppe resta sempre un signore: infatti, decise di licenziarla in segreto, ossia senza svergognarla. Tanto era l’amore per Maria che egli non pensa di vendicarsi risentito: nonostante tutto, nutre ancora attenzioni verso di lei.
Accade che, talvolta, l’unica scelta che si impone è che ognuno vada per la sua strada. Gli sembrava la cosa più giusta prendere le distanze con discrezione senza permettere che la sua ragazza potesse subire l’oltraggio dei compaesani. Mai più immaginava, però, che Dio interpellasse anche lui, proprio lui: “Non pensare di aver sbagliato a fidarti di Maria. Di mezzo non c’è un altro, ma Dio stesso”. E così se Maria ha accettato di fidarsi del Signore offrendogli il suo grembo, Giuseppe si fida di Maria e di ciò che porta in grembo. A provare quanto fosse legato a lei non erano le dichiarazioni che si fanno in preda all’entusiasmo ma il rimetterci la faccia. Che prezzo ha l’amore! No, non basta qualcosa di tuo, occorre te stesso, talvolta persino il tuo onore e la tua rispettabilità, finanche le tue ragioni.
Mi immagino Giuseppe che ripensa la sua vicenda e che si ritrova a condividerne la lettura con noi che tante volte ci chiediamo che senso abbiano certe cose che sembrano al di sopra delle nostre possibilità reali.
Ci sono situazioni – attesta Giuseppe – che ti portano via il sonno, circostanze in cui i sogni si rincorrono, i pensieri si accavallano perché le cose non vanno come avresti desiderato.
Accade che proprio ciò che ti sembra più lontano da Dio – non dimenticare che si tratta di fidanzamento macchiato dal tradimento – proprio quello sia l’esperienza in cui egli è all’opera.
Accade di voler essere giusto ma non sai che pesci prendere.
Accade che ti ritrovi invischiato in cose che nemmanco avresti potuto immaginare.
Ad un tratto per salvare la pelle ti ritrovi costretto persino a dover lasciare la tua terra per risparmiare la vita dei tuoi cari.
Accade che un figlio ti dia pensiero quando si abbandona a quella bravata che lo vede via di casa senza che tu ne sappia nulla e, come se non bastasse, ti senti ripetere pure che egli deve occuparsi delle cose del Padre suo. Non lo sapevi? Arrivare ad amare pur senza generare: che prezzo ha l’amore!
Accade che ce la metti tutta per creargli una posizione che si rispetti e per tutta risposta te lo vedi partire per un’avventura senza ritorno. E tu lì ad ingoiare bocconi amari.
Accade di pensare che tutto sommato qualcosa di più scorrevole non ti sarebbe dispiaciuto: perché mai dover stare sempre sulla corda e non sapere se stai facendo la cosa più giusta per te e per chi ti è affidato?
Ripensando alla mia vicenda, posso affermare che puoi affrontare con realismo ogni situazione solo nella misura in cui hai mente e cuore nei pensieri di Dio.