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Chissà perché (o, meglio, non fatico a capirlo) il libro del Deuteronomio è come scandito dall’invito a non dimenticare: “Ma guardati e guardati bene dal dimenticare le cose che i tuoi occhi hanno viste: non ti sfuggano dal cuore, per tutto il tempo della tua vita. Le insegnerai anche ai tuoi figli e ai figli …
Simeone ci attira anzitutto per il suo sguardo: i suoi occhi erano consumati dall’attesa di vedere finalmente il Messia, ma luminosissimi perché sempre orientati verso un compimento. Il suo desiderio è stato esaudito: la speranza è diventata realtà, tanto da poterla prendere in braccio. Non c’è più spazio per altri desideri perché l’unico desiderio che …
È Giovanni a prenderci per mano in questa Eucaristia. E lo fa in un modo tanto diverso da come lo ha fatto stanotte l’evangelista Luca. Giovanni non riporta il racconto della nascita di Gesù e, tuttavia, attraverso un linguaggio tutto suo, ci conduce a cogliere il senso di ciò che è accaduto. Stanotte abbiamo sostato …
Se questa notte ci è stato narrato un evento, oggi la liturgia ci aiuta a cogliere il senso di esso nella nostra vita. E lo fa attraverso una delle pagine del vangelo più altamente evocativa. “E il verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi”. Forse neppure ci rendiamo più conto …
"Non abbiamo sparato un colpo quel giorno. Abbiamo soltanto approfittato di quel giorno di quiete, guadagnando tempo sulla morte". Mi piace iniziare questa omelia nella notte santa, attingendo alla testimonianza scritta da un fuciliere scozzese l’8 gennaio 1915, il quale riportava su un quotidiano inglese la tregua avvenuta nella notte del 25 dicembre 1914. In una …
Due donne, Anna (la madre di Samuele) e Maria, in questa liturgia del 22 dicembre, prima ancora che delle parole, consegnano a noi uno stile, quello di chi impara a guardare la propria storia e quella dell’intera umanità come una storia di salvezza. Mentre ci insegnano a fare memoria di un Dio il cui sguardo …