PREGHIERA INIZIALE
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen
Il Signore sia con voi
E con il tuo Spirito.
Fratelli e sorelle, disponiamoci a meditare la passione del Signore Gesù perché il nostro cuore di pietra possa essere trasformato in cuore di carne.
Lo Spirito Santo che è nei nostri cuori, ci faccia sentire la carità di quella passione attraverso la quale il Signore Gesù ha attestato quanto ciascuno di noi è prezioso davanti a Dio nostro Padre.
Questo cammino con Gesù sia occasione di stupore per tanto amore e decisione di rimuovere dalla nostra vita ogni situazione di peccato.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo,
dona a noi la pace.

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PRIMA STAZIONE
Gesù è condannato a morte
Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Che cosa spinse Pilato a lavarsene dapprima le mani e poi a esprimere la sentenza di morte? A condannare il Giusto lo mosse semplicemente il timore di perdere la carica, la paura di crearsi complicazioni politiche, la paura istintiva di dire “no”, di fare il contrario di quanto si chiede, di affrontare l’ambiente con atteggiamenti e con opinioni diverse da quelle in esso dominanti.
Tu, Signore, hai guardato a lungo Pilato con quello sguardo che in un attimo operò la salvezza di Pietro. Era uno sguardo in cui traspariva la tua innocenza, e, ciononostante, egli ti condannò.
Signore, quante volte ho imitato Pilato! Quante volte, per amore della mia posizione, ho lasciato che il tuo nome venisse deriso, la tua Chiesa diffamata! Non ho avuto il coraggio di dire neppure una parola per la detestabile pigrizia di affrontare quanti mi circondano, di dire “no” a quelli che costituiscono il mio ambiente, per la paura di essere “diverso dagli altri”.

Gesù di Nazareth, condannato alla morte di croce,
testimone fedele dell’amore del Padre.
Signore Pietà
Gesù, Figlio di Dio, obbediente alla volontà del Padre,
fino alla morte di croce.
Signore Pietà.

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SECONDA STAZIONE
Gesù è caricato della croce
Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Gesù, così comincia il tuo cammino verso il luogo dell’immolazione. Non è stato un colpo improvviso a ucciderti. Con la tua Passione ci hai insegnato non soltanto a morire, ma a saper affrontare la morte, con serenità, senza esitazione.
Di fronte alla fatica, mio Dio, come sono vigliacco! Ora temporeggio prima di prendere la mia croce; ora indietreggio, tradendo il dovere; ora, finalmente, lo accetto, ma con tanto fastidio, con tanta debolezza.
In altre occasioni, quante volte chiudo gli occhi per non vedere il dolore! Mi rendo volontariamente cieco con uno stupido ottimismo, perché non ho il coraggio di affrontare la prova. E perciò mento a me stesso.
Mio Gesù, perdona tanta pigrizia, e cura, per la piaga aperta sulle tue spalle dalla croce, l’orribile piaga che ho aperto nella mia anima vivendo nella rilassatezza interiore e nella condiscendenza verso me stesso!

Cristo, Figlio di Dio,
che riveli all’uomo il mistero dell’uomo.
Cristo Pietà.
Gesù, servo del Signore,
dalle tue piaghe siamo stati guariti.
Cristo Pietà 

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TERZA STAZIONE
Gesù cade per la prima volta
Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Che cos’è successo, Signore? Questa prima caduta attesta che, in fondo, il tuo dovere lo avevi compito. Avevi sofferto in tutta la misura del possibile. Che cosa avresti dovuto fare di più?
Ma tu hai agito diversamente. Esaurite le tue forze, non hai rinunciato al peso di quel momento, ma hai chiesto ancora più forze per portare di nuovo la croce. E le hai ottenute.
Non è facile essere tuo discepolo. La fedeltà alla tua legge, Signore, pesa sulle nostre spalle. E talora sembra ci manchi il fiato.  In questi momenti di prova inventiamo non poche scuse: abbiamo già fatto quanto stava in noi. In fondo, la forza dell’uomo è tanto limitata! Dio ne terrà conto…  E così lascio cadere la croce al margine della via e mi allontano dalla tua sequela.
Gesù, dammi la grazia di restare abbracciato alla mia croce, anche quando svengo sotto il suo peso. Dammi la grazia di rialzarmi tutte le volte in cui sono caduto. Signore, dammi la grazia di non lasciare la via per la quale devo giungere alla mia meta.

Gesù, mite agnello redentore, che porti su di te il peccato del mondo.
Signore pietà
Gesù, compagno nostro nel tempo dell’angoscia,
solidale con la debolezza umana.
Signore Pietà.

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QUARTA STAZIONE
Gesù incontra sua Madre
Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Chi, o Maria, vedendoti piangere, oserebbe chiedere il perché? Madre mia, dammi la grazia di piangere Gesù, con le lacrime di una compunzione sincera e profonda.
Hai sofferto unita a Gesù. Il tuo dolore più grande non deriva dal contemplare le indicibili sofferenze del corpo di tuo Figlio. Ma la manifestazione dell’odio e dell’ingratitudine di quanti lui aveva amato… A due passi stava un lebbroso che aveva curato… più lontano, un cieco a cui aveva restituito la vista… poco oltre un sofferente a cui aveva reso la pace. E tutti chiedevano la sua morte, tutti lo odiavano, tutti lo ingiuriavano. Tutto questo faceva soffrire Gesù enormemente di più degli indicibili dolori che pesavano sul suo corpo.
E io? Sono consapevole del bene ricevuto?

Santa Maria, madre e sorella nostra nel cammino di fede,
con te invochiamo il tuo Figlio Gesù .
Cristo Pietà

Santa Maria, intrepida sulla via del Calvario,
con te supplichiamo il tuo Figlio Gesù .
Cristo Pietà

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QUINTA STAZIONE
Il Cireneo aiuta a portare la croce
Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Simone di Cirene avanzava spensierato lungo la strada. Ma tu, Signore, hai attraversato il suo cammino con le tue piaghe, con la tua croce, con il tuo immenso dolore. E a lui è toccato prendere posizione rispetto a te. Lo hanno costretto a portare con te la croce. Avrebbe potuto portarla di malavoglia, con indifferenza nei tuoi confronti; oppure avrebbe potuto portarla con amore, con compassione, cercando di sollevarti. Il Cireneo ha preferito soffrire con te. E perciò il suo nome è ripetuto con amore, con gratitudine, da duemila anni.
Mio Gesù, sei passato anche sulle mie vie. Sei passato quando mi hai chiamato a far parte della tua Chiesa con il battesimo. Sei passato quando i miei genitori mi hanno insegnato a pregare. Sei passato quando ho cominciato a conoscerti. Sei passato nella mia prima confessione, nella mia prima comunione, tutte le volte in cui ho vacillato e mi hai protetto, tutte le volte in cui sono caduto e mi hai rialzato, tutte le volte in cui ho chiesto e mi hai ascoltato.
E io, Signore? Anche adesso passi per me in questa via Crucis. Che cosa faccio quando passi per me?

Cristo, buon samaritano,
ti sei fatto prossimo al povero, all’ammalato, all’ultimo.
Cristo Pietà

Cristo, servo dell’Eterno, consideri come fatto a te,
ogni gesto d’amore verso l’esule, l’emarginato, lo straniero.
Cristo Pietà

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SESTA STAZIONE
La Veronica terge il volto di Gesù
Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

A prima vista si direbbe che non vi è mai stato un premio maggiore nella storia. Infatti, quale re ha avuto in mano un tessuto più prezioso di quel velo? Che gesto di coraggio e di dedizione è stato ricompensato con un favore più straordinario?
Ma vi è una grazia che vale molto di più del possedere miracolosamente stampato su un velo il santo volto del Salvatore. Sul velo la rappresentazione del volto divino è stata fatta come in un quadro. Nella Chiesa è fatta come in uno specchio.
E noi, tutti noi, abbiamo la grazia di appartenere alla Chiesa, di essere pietre vive della Chiesa!
Signore, se la grazia concessa alla Veronica è grande, quanto maggiore è il favore che mi prometti!
Ti chiedo forza e risolutezza per conseguirlo realmente attraverso una fedeltà a tutta prova.

O Volto del Signore Gesù ,
sfigurato dal dolore, splendente della gloria divina.
Signore Pietà

O Volto santo,
impresso quale sigillo su ogni gesto d’amore.
Signore Pietà

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SETTIMA STAZIONE
Gesù cade per la seconda volta
Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Cadere, distendersi a terra, restare ai piedi di tutti, dare manifestazione pubblica di non aver più forza, queste sono le umiliazioni alle quali hai voluto sottoporti, Signore. Nessuno ha avuto compassione di te. Hanno raddoppiato le ingiurie e i maltrattamenti. E intanto la tua grazia sollecitava invano un moto di pietà nell’intimo di quei cuori di pietra.
Anche in questo momento hai voluto proseguire la tua Passione per salvare gli uomini. Quali uomini? Tutti, anche quanti in quel momento stavano accrescendo in tutti i modi il tuo dolore.
Nel mio cammino, Signore, dovrei continuare anche quando ciò che ho costruito fosse abbattuto, anche quando tutti si mettessero insieme per attaccarmi, anche quando l’ingratitudine di coloro a cui voglio fare del bene si volgesse contro di me.  Aiutami, Signore, quando le mie forze vengono meno!

Gesù di Nazaret, divenuto infamia degli uomini,
per nobilitare tutte le creature.
Signore Pietà

Gesù, servitore della vita,
schiacciato dagli uomini, innalzato da Dio.
Signore Pietà

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OTTAVA STAZIONE
Gesù incontra le figlie di Gerusalemme
Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Sulla via del Calvario, il Signore incontra le donne di Gerusalemme. Queste donne piangono la sofferenza del Signore come se si trattasse di una sofferenza senza speranza. Della croce, esse non vedono che il legno, segno di maledizione (cfr Dt 21, 23), mentre il Signore l’ha voluta come mezzo di Redenzione e di Salvezza.
Nella Passione e nella Crocifissione, Gesù dona la sua vita in riscatto per molti. Così egli diede sollievo a quanti erano oppressi sotto il giogo e consolò gli afflitti. Asciugò le lacrime delle donne di Gerusalemme e aprì loro gli occhi alla verità pasquale.
Il nostro mondo è pieno di madri afflitte, di donne ferite nella loro dignità, violentate dalle discriminazioni, dall’ingiustizia e dalla sofferenza. O Cristo sofferente, sii la loro pace e il balsamo delle loro ferite.
Signore, l’incontro con te sia il desiderio dei nostri cuori. Il nostro percorso colmo di sofferenze sia sempre un percorso di speranza, con te e verso di te che sei il rifugio della nostra vita e la nostra Salvezza.

Signore Gesù, sapiente e misericordioso,
Verità che guida alla Vita.
Signore Pietà

Signore Gesù, compassionevole,
la tua presenza lenisce il pianto nell’ora della prova.
Signore Pietà

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NONA STAZIONE
Gesù cade per la terza volta
Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Tre cadute, tre identiche lezioni di perseveranza, ciascuna più penetrante e più significativa dell’altra. Perché tanta insistenza? Perché la nostra vigliaccheria è insistente. Decidiamo di prendere la nostra croce, ma la vigliaccheria torna sempre alla carica. E perché essa restasse senza pretesti nella nostra debolezza, hai voluto ripetere tu stesso tre volte questa lezione.
Sì, la nostra debolezza non ci può servire di pretesto. La grazia, che Dio non rifiuta mai, può quanto le forze semplicemente naturali non potrebbero.
Dio vuole essere servito fino all’ultimo respiro, fino al venir meno dell’ultima energia, e moltiplica le nostre capacità di soffrire e di agire, perché la nostra dedizione giunga ai limiti dell’imprevedibile, dell’inverosimile, del miracoloso. La misura di amare Dio consiste nell’amarlo senza misure.
Ma io, come mi stanco presto!

Cristo Gesù,
tu hai assaporato l’amarezza della terra
per mutare il gemito del dolore in canto di giubilo.
Cristo Pietà

Cristo Gesù,
che ti sei umiliato nella carne
per nobilitare tutta la creazione.
Cristo Pietà

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DECIMA STAZIONE
Gesù è spogliato delle sue vesti
Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

In questo consiste la prova. Il Puro per eccellenza è stato spogliato, e gli impuri lo hanno schernito nella sua purezza. E il nostro Signore ha resistito alle beffe dell’impurità.
Non sembra senza significato il fatto che resista alla beffa chi ha già resistito a tanti tormenti? Ma ci era necessaria anche questa lezione. A causa del disprezzo di una domestica, san Pietro ha negato. Quanti uomini hanno abbandonato il nostro Signore per paura del ridicolo! Infatti, se vi sono persone che vanno in guerra a esporsi ai colpi e alla morte per non essere scherniti come vigliacchi, non è assolutamente vero che certi uomini hanno più paura di una risata che di qualsiasi altra cosa?
Il divino Maestro ha affrontato il ridicolo. E ci ha insegnato che niente è ridicolo quando è nella linea del bene e del Vangelo.
Insegnami, Signore, a riflettere in me la maestà del tuo aspetto e la forza della tua perseveranza, quando qualcuno vuole usare contro di me l’arma del ridicolo.

Gesù, corpo santo,
ancora profanato nelle tue membra vive.
Signore Pietà

Gesù, corpo offerto per amore,
ancora diviso nelle tue membra.
Signore Pietà

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UNDICESIMA STAZIONE
Gesù è crocifisso
Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Per te, mio Signore, l’empietà ha scelto il peggiore dei tormenti finali. Sì, il peggiore, quello che era più infamante in quanto era riservato ai criminali più abbietti. Quest’odio immenso non contiene per me nessuna lezione? Fra te e il Divisore, fra il bene e il male, fra la verità e l’errore, vi è un odio profondo. Per comprendere l’immensità di questo odio, osserva tutto quanto ha osato fare. Ecco il Figlio di Dio trasformato, nell’espressione della Scrittura, in un lebbroso nel quale non vi è niente di sano, in un essere che si contorce come un verme sotto l’azione del dolore, detestato, abbandonato, inchiodato su una croce fra due volgari ladroni. Il Figlio di Dio: che grandezza infinita, inimmaginabile, assoluta, si racchiude in queste parole! Ma ecco quanto l’odio ha osato contro il Figlio di Dio!
In questa lotta non vi sono soltanto equivoci dell’intelligenza, non vi è soltanto debolezza, ma anche malizia deliberata, colpevole, propria di coloro che seguono il padre della menzogna.
Madre mia, nel momento in cui perfino il buon ladrone ha meritato perdono, chiedi a Gesù di perdonarmi tutta la cecità con cui ho preso in considerazione l’opera delle tenebre che si trama attorno a me.

Cristo, crocifisso dall’odio,
reso dall’amore segno di riconciliazione e di pace.
Cristo Pietà

Cristo, con il sangue versato sulla Croce,
hai riscattato l’uomo, il mondo, il cosmo.
Cristo Pietà

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DODICESIMA STAZIONE
Gesù muore in croce
Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Infine è arrivato il vertice di tutti i dolori. Un vertice tanto alto che è avvolto dalle nubi del mistero. I patimenti fisici hanno toccato il loro massimo. Le sofferenze morali hanno raggiunto il loro apice. Un altro tormento doveva costituire il culmine di un dolore così inesprimibile: “Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato?”.
Perché? Perché, se era l’innocenza stessa? Abbandono terribile seguito dalla morte, e dal turbamento di tutta la natura. Il sole si è oscurato. Il cielo ha perso il suo splendore, La terra ha tremato. Il velo del Tempio si è strappato. La desolazione ha coperto tutto l’universo.
Perché? Per redimere l’uomo.
Perché? Per distruggere il peccato.
Perché Per aprire le porte del Cielo.
Il vertice della sofferenza è stato il vertice della vittoria. La morte era morta. La terra purificata era come un grande campo ripulito perché su di essa si edificasse la Chiesa.  Tutto questo è successo per salvare gli uomini, per salvare l’uomo che io sono. La mia salvezza è costata tutto questo prezzo.

Figlio di Dio, ricordati di noi nell’ora suprema della morte.
Signore Pietà
Figlio del Padre, ricordati di noi e rinnova con il tuo Spirito il volto della terra.
Signore Pietà

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TREDICESIMA STAZIONE
Gesù è deposto dalla croce
Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Signore, ti attende il riposo del sepolcro. Nelle ombre della morte hai aperto ai giusti il Cielo, mentre sulla terra, attorno a tua Madre, si riuniscono alcuni fedeli per tributarti gli onori funebri. Nel silenzio di questi momenti vi è un primo lume di speranza che nasce. Questi primi omaggi che ti sono resi costituiscono il segno inaugurale di una serie di atti d’amore dell’umanità redenta, che si perpetueranno fino alla fine dei secoli.  Quadro di dolore, di desolazione, ma anche di molta pace. Quadro in cui si presagiva qualcosa di trionfale nelle attenzioni indescrivibili con cui è trattato il tuo corpo divino.  Sì, quelle anime pie partecipavano al dolore, ma qualcosa faceva loro presentire in te il trionfatore glorioso.  Signore, possa anch’io, nelle grandi desolazioni della Chiesa, essere sempre fedele, essere presente nelle ore più tristi, conservando la certezza incrollabile che nulla potrà prevalere sulla tua comunità

Santa Maria, madre dalla pietà immensa,
con te apriamo le braccia alla Vita e supplici imploriamo.
Signore Pietà
Santa Maria, madre e socia del Redentore,
in comunione con te accogliamo Cristo
e pieni di speranza invochiamo.
Signore Pietà

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QUATTORDICESIMA STAZIONE
Gesù è sepolto
Ti adoriamo, Cristo, e ti benediciamo.
Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

La pietra è stata messa al suo posto. Tutto sembra finito. E, invece, è il momento in cui tutto comincia. È il radunarsi degli Apostoli. È il rinascere delle dedizioni, delle speranze. La Pasqua si avvicina. Nello stesso tempo l’odio dei nemici gira attorno al sepolcro e a Maria Santissima e agli Apostoli.
Ma essi non hanno paura. E fra poco brillerà il mattino della Risurrezione.
Signore Gesù, possa anch’io non aver paura. Non aver paura quando tutto sembrerà irrimediabilmente perduto. Non aver paura quando tutte le forze della terra sembreranno nelle mani dei tuoi nemici. Non aver paura perché sono ai piedi della Madonna, vicino alla quale si raduneranno sempre, e sempre di nuovo, per nuove vittorie, i tuoi discepoli capaci di perseverare nelle tue prove.

Gesù Signore, nostra risurrezione,
nel sepolcro nuovo distruggi la morte e doni la vita.
Signore Pietà
Gesù Signore, nostra speranza,
il tuo corpo crocifisso e risorto è il nuovo albero della vita.
Signore Pietà

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CONCLUSIONE
Guida   Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.
Tutti     Perché con la tua croce hai redento il mondo.
Guida   Prega per noi, Vergine addolorata
Tutti     Perché siamo resi degni delle promesse di  Cristo.
Pater, Ave, Gloria secondo le intenzioni del Papa….
Preghiamo.
Scenda, Signore, la tua benedizione su questi tuoi figli che hanno commemorato la morte del tuo Figlio nella speranza di risorgere con lui: venga il perdono e la consolazione; si accresca la fede, si rafforzi la certezza nella redenzione eterna.  Per Cristo nostro Signore.  Amen
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.
Su voi tutti che avete partecipato a questo pio esercizio della Via Crucis, scenda la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo.
Amen.

Andate in pace.
Rendiamo grazie a Dio