Quando non si è disposti a crescere…
Capi dei sacerdoti e anziani del popolo vorrebbero delegittimare ciò che Gesù ha appena compiuto (aveva cacciato dal tempio cambiavalute e animali) e per questo gli chiedono ragione della sua autorità. Gesù, tuttavia, non si lascia trarre in inganno e perciò formula una domanda che li mette con le spalle al muro evidenziando ancora una volta, la loro non volontà di intraprendere un serio cammino di conversione. Tale non volontà si era manifestata nel rifiuto del battesimo di Giovanni Battista.
Il mondo – vorrebbe obiettare Gesù con il rinvio della domanda – non coincide con l’ambito ristretto del mio sguardo e delle mie precomprensioni. La paura e l’amor proprio finiscono per cristallizzare nuovamente gli interlocutori di Gesù i quali si privano dell’ennesima occasione offerta loro dalla misericordia di Dio. Paradossalmente, proprio essi che ritengono di vedere, finiscono per restare ciechi in preda a una evidente contraddizione.
Qualcosa di nuovo può accadere quando l’attenzione comincia a spostarsi su se stessi senza puntare il dito su gesti e intenzioni altrui. I capi e gli anziani non sono capaci di stupore: imparare ad alzare gli occhi per andare oltre ciò che si teme. È il cambio di visuale la premessa per un cambio di atteggiamento: finché non accade, la vita è sempre depauperata della sua autorità. Difficilmente si stupisce e si lascia interrogare chi resta sempre sulla difensiva.

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Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù entrò nel tempio e, mentre insegnava, gli si avvicinarono i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo e dissero: «Con quale autorità fai queste cose? E chi ti ha dato questa autorità?». Gesù rispose loro: «Anch’io vi farò una sola domanda. Se mi rispondete, anch’io vi dirò con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?». Essi discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo: Dal cielo, ci risponderà: Perché allora non gli avete creduto?. Se diciamo: Dagli uomini, abbiamo paura della folla, perché tutti considerano Giovanni un profeta». Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo». Allora anch’egli disse loro: «Neanch’io vi dico con quale autorità faccio queste cose».